Oggi l’Influencer Marketing è sempre più diffuso e in grado di coinvolgere il pubblico e di spingerlo all’azione. Sembra però che una particolare categoria di influencer stia riscuotendo sempre più successo: i Virtual Influencer. Continua a leggere il mio articolo per scoprire chi sono e perché hanno tanto successo!

Chi (o cosa) sono i Virtual Influencer

Ancora poco diffusi in Europa, nel resto del mondo sono già molto presenti i Virtual Influencer, ovvero Influencer virtuali che vivono, coinvolgono e sponsorizzano online, ma che nella realtà non esistono.

Possono essere in CGI o 3D, e assomigliano il più possibile agli umani, oppure possono essere anche ibridi, mescolando realtà e tecnologia.

Esistono già da diversi anni, ma con l’evoluzione delle tecnologie come il machine learning, l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, e così via, sono arrivati a risultati impressionanti, tanto da sembrare a tutti gli effetti persone reali.

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Come funzionano: non solo tecnologia

Gli influencer virtuali non sono però basati solo sulla tecnologia: è importante che creino coinvolgimento, e per farlo la modalità è la stessa degli influencer in carne ed ossa: creare una storia che appassioni chi li segue e che sia credibile, in modo anche da suscitare affidabilità.

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La differenza è che qui sono i creatori degli influencer, che possono essere imprese sviluppatrici, aziende che creano un proprio avatar, o anche un piccolo gruppo di sviluppatori, a creare lo storytelling. Vediamo come.

Innanzitutto viene creato il personaggio dal punto di vista narrativo: chi è, quali sono le sue passioni, i suoi gusti e così via. Poi si passa alla parte digitale, quindi alla creazione vera e propria dell’influencer. Dopodiché non resta che “dar vita” al virtual influencer: aprire quindi i suoi canali social e promuoverlo.

Ma poi, cosa fa un Virtual Influencer? Può “lavorare” per l’azienda che lo ha creato, per promuovere prodotti/servizi come se fosse un ambassador, oppure lavorare per altri brand, attraverso collaborazioni.

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Vantaggi: influencer reali vs influencer digitali

Quali sono i vantaggi per un’azienda di collaborare o avere influencer digitali piuttosto che reali? Vediamo insieme i vantaggi di un virtual influencer:

  • in quanto creato, è completamente personalizzabile in base alle esigenze richieste;
  • è controllabile, quindi non può danneggiare la sua reputazione o perdere credibilità, come invece può accadere alle persone fisiche e non rischia quindi di compromettere la sua immagine; 
  • conferisce un’immagine moderna all’azienda o al brand che lo utilizza, per le tecnologie utilizzate e l’apertura alla novità;
  • è adattabile e modificabile in base alle necessità di mercato o di target, nel caso in cui queste cambino. 

Infatti, secondo il report di Influencer Marketing Hubs, tra le tendenze emergenti nell’influencer marketing e che segneranno il prossimo anno, c’è proprio l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la gestione degli influencer.

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Vediamo ora alcuni esempi di Virtual Influencer, eccone alcuni tra i più famosi:

Lil Miquela

Nata nel 2016, adesso ha già 3 milioni di followers; è una modella di Los Angeles brasiliana-americana che collabora con i più grandi marchi di moda, come Prada e Samsung.

Emily Pellegrini

Un virtual influencer molto credibile, tanto che molte persone, anche famose, sono rimaste “ingannate” pensando di parlare su Instagram con una persona reale.

Nefele

La prima virtual influencer italiana, creata da tre torinesi; il suo tratto distintivo è quello di avere la vitiligine, grazie alla quale celebra la bellezza dell’imperfezione.

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