Google ha fissato il 2024 come data in cui i cookie di terze parti giungeranno al termine: gli inserzionisti dovranno quindi escogitare nuove soluzioni per i propri annunci pubblicitari. Vediamo insieme cosa sono i cookie di terze parti e come verranno sostituiti.

I Cookie di terze parti

Per capire cosa sono i cookie di terze parti e a cosa servono, vediamo quali altre tipologie di cookie esistono e come si differenziano.

  1. Cookie di prima parte: il proprietario del sito web è l’unico che li possiede, così come i dati che vengono tracciati grazie ai cookie stessi. Non sono quindi trasferibili a seconde o terze parti.
  2. Cookie di seconda parte: sono i cookie che l’azienda proprietaria cede ad un’altra, tramite vendita o collaborazione.
  3. Cookie di terza parte: appartengono ad un dominio diverso da quello su cui sta navigando l’utente; permettono di tracciarne comportamenti e preferenze, ed essere poi utilizzati per l’advertising online, in particolare per il programmatic advertising

Potrebbe interessarti anche: Come navigare in tranquillità, senza (troppa) pubblicità

Qual è il problema con i cookie di terze parti?

Da tempo si sente parlare della dismissione dei cookie di terze parti e vengono prese iniziative:  il Garante Privacy ha imposto regole sempre più ferree per quanto riguarda l’uso dei cookie e nell’informare gli utenti. Ad esempio, dal 2022 è divenuto obbligatorio per i siti web fornire l’informativa sull’uso dei cookie e richiedere il consenso da parte degli utenti ad abilitarli; prima invece era sufficiente che gli utenti scrollassero giù la pagina, senza che li accettassero in modo esplicito. Oppure, l’accettazione dei cookie, se presente, era già preselezionata e non era possibile scegliere quali cookie accettare. 

Potrebbe interessarti anche: La tua azienda ha bisogno di un Responsabile della Protezione Dati?

Perchè sono state prese queste iniziative? Come accennavo prima, questi cookie possono essere utilizzati per profilare gli utenti, studiandone comportamenti e preferenze, andando così a minarne la privacy. Infatti, i dati e le informazioni degli utenti sono il “prezzo” per poter accedere ai contenuti online gratuitamente.

Tuttavia, come potrai aver notato, anche se adesso è presente una sezione apposita per accettare o meno i cookie e scegliere anche quali, per farlo compare un banner, che risulta spesso invasivo e che induce l’utente, per grafica e testo, ad accettare tutti i cookie. A tal proposito, potrebbe interessarti il mio articolo User Experience Design: ecco cos’è e a cosa serve!

Cosa accadrà quando i cookie di terze parti verranno dismessi?

Google ha annunciato che nel primo trimestre del 2024 disattiverà i cookie di terze parti per l’1% degli utenti di Chrome, facendo così il primo passo per la dismissione dei cookie.

Sempre a partire da questo periodo, in sostituzione, Google inizierà a testare la nuova tecnologia Privacy Sandbox per web e Android. 

Infatti, lo scopo di Google è quello di realizzare una tecnologia che mantenga private le informazioni degli utenti, ma che al tempo stesso mantenga i contenuti online gratuiti e contribuisca a creare nuovi standard sulla privacy online.

Per quanto riguarda invece Safari e IOS, è già possibile disabilitare i cookie di terze parti dalle Impostazioni, abilitando la funzione “Blocca tracciamento cross-site”. 

Tornando a Google e Chrome, non ci resta che aspettare i prossimi mesi e vedere i cambiamenti che verranno apportati.

Potrebbe interessarti anche: Come navigare su internet in sicurezza