La connettività di tipo FTTO – Fiber to the Office esiste da diversi anni, ma di recente è tornata a far parlare di sé: il ruolo sempre più importante che assume la connessione internet per le aziende, la trasformazione digitale e le nuove necessità nate con la diffusione del lavoro da remoto hanno reso evidente quanto sia importante poter scegliere fra diverse tipologie di connettività, in base alle necessità specifiche di ogni azienda, per essere sicuri di ottenere le prestazioni di cui si ha realmente bisogno senza dover disporre di un budget da multinazionale.
Ma facciamo un passo indietro, e cerchiamo di capire meglio come funziona una FTTO e quali sono le differenze con le altre tipologie di fibra.
(Se hai bisogno di un ripasso approfondito sulle diverse tipologie di connettività in fibra, ne avevo già parlato nell’articolo “Vuoi conoscere le differenze tra le connettività FTTC, FTTH e GBE?”)
Per prima cosa, per avere una connettività tramite fibra occorre avere un cavo in fibra! La rete nazionale sta crescendo a ritmi discretamente rapidi, ma ci sono ancora zone che non sono coperte proprio perché non sono state ancora raggiunte dai cavi.
Nella maggior parte dei casi, però, i cavi in fibra arrivano fino ai cosiddetti “cabinet”, dei piccoli armadi collocati in vari punti delle città, da cui poi si diramano gli altri cavi che raggiungono i singoli edifici. Questi cavi possono essere in rame (FTTC, la fibra si ferma al cabinet) oppure ancora in fibra ottica (FTTH, la fibra arriva a casa). La maggior parte delle connettività appartiene ad una di queste due tipologie, ma in realtà ce ne sono tante altre, in base al punto esatto in cui termina il cavo in fibra ottica e inizia quello in rame.
Nel caso della FTTO, la fibra non passa dal cabinet su strada, ma è un collegamento diretto con il backbone dell’operatore; inoltre, non si limita a raggiungere l’edificio come la Fiber to the House: l’FTTO porta la fibra ottica direttamente dalla centrale fino ad un punto stabilito all’interno dell’edificio, coprendo solo gli ultimissimi metri fino alla scrivania con cavi in rame. In questo modo, quindi, si riuscirà ad avere una fibra senza saturazioni di banda, simmetrica (cioè con la possibilità di avere 100Mbps di BMG sia in download che in upload) che al momento può raggiungere la velocità di 1 Giga, ma con la possibilità di essere ampliata fino a 10 Giga nei prossimi anni.
Nello specifico, quindi, questo tipo di connettività non raggiunge le prestazioni di una GBE, ma permette di evitare saturazioni, “colli di bottiglia” e altri tipi di rallentamenti dovuti al traffico elevato, sfruttando tutti i benefici della fibra ottica anche in zone più periferiche, a costi più contenuti rispetto alla GBE.
Proprio per questo, la connessione FTTO è perfetta per tutte quelle aziende che si trovano in zone non coperte dalla rete nazionale, oppure tendono a subire rallentamenti della connessione in determinati orari perché i loro “vicini” stanno attraversando un picco di attività, o anche per le strutture ricettive lontane dal centro città che si trovano a dover fornire la connessione a molti ospiti contemporaneamente… ma non solo!
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