L’intelligenza artificiale si sta facendo sempre più strada in Italia, nella vita privata e ora anche in quella lavorativa: qual è il suo impatto? E come percepiscono l’IA le persone? Leggi il mio articolo per scoprirlo!

La percezione dell’IA in Italia

L’intelligenza artificiale è presente nelle nostre vite già da qualche anno: basti pensare ai sistemi di raccomandazione, che ci raccomandano, appunto, i prodotti sugli e-commerce in base ai nostri acquisti precedenti, o ai film che ci vengono suggeriti in base ai nostri gusti. 

Per quanto riguarda l’IA generativa, invece, questa si sta ancora facendo strada: è di recente  che sono arrivati sistemi basati sull’intelligenza artificiale generativa. Se vuoi approfondire di cosa si tratta, puoi leggere il mio articolo L’intelligenza artificiale generativa.

L’IA Gen però si è fatta strada molto velocemente: senza che le persone se ne rendessero conto, la stanno già utilizzando, basti pensare a sistemi come Chat GPT, di cui ora molte persone non riescono neanche più a fare a meno

Infatti, secondo la recente analisi dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il mercato dell’AI in Italia ha già superato il miliardo di euro, ovvero il 32% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre, secondo uno studio dell’Università di Cusano, l’IA raggiungerà i 300 miliardi di dollari entro il 2026.

Vediamo come percepiscono le persone l’introduzione dell’IA nelle loro vite: sempre secondo quest’ultimo studio, il 60% delle persone sostiene che l’AI migliorerà la propria vita in molti campi, come quello dell’istruzione, dell’intrattenimento o della sicurezza.

Tuttavia, non c’è una sensazione univoca da parte degli utenti in Italia. Infatti, almeno il 60% delle persone non può farne a meno, ma di queste il 40% si fida poco; in particolare, 4 italiani su 10 temono la perdita del posto di lavoro. Se vuoi saperne di più su questo argomento, puoi leggere il mio articolo C’è relazione tra IA e perdita di posti di lavoro?

A che punto sono le aziende italiane?

Secondo lo studio dell’Osservatorio Artificial Intelligence Politecnico di Milano, già 6 grandi aziende italiane su 10 hanno all’attivo, almeno a livello di sperimentazione, un progetto di AI. Tuttavia, a livello delle PMI, invece, il tasso di adozione è decisamente più basso: solo il 18% ha almeno un progetto AI avviato. In particolare, i progetti in corso riguardano l’analisi ed estrazione dei dati (29%), l’interpretazione del linguaggio naturale (27%), i sistemi di raccomandazione (22%), la computer vision (analisi delle immagini) (10%) e solo una piccola parte l’IA Gen (5%).

Cos’è che frena le PMI dall’adozione dell’IA? Per molte aziende, se da una parte si presenta la sfida di dover adottare l’intelligenza artificiale, per rimanere al passo con i tempi e innovarsi, dall’altra, non è ancora chiaro come implementarla, perché le PMI non hanno ancora una strategia o personale formato in materia in grado di dare risultati concreti. Oppure, molte aziende che provano a investire in questa tecnologia non ne vedono i risultati.

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Come implementare l’IA in azienda?

Una soluzione che le aziende possono adottare è guardare ai casi di successo, ovvero ad altre aziende che fanno utilizzo dell’IA; in aggiunta, investire nella formazione del personale e concentrarsi sulla misurazione dei risultati, per capire se stanno andando nella direzione giusta.

Inoltre, se vuoi approcciarti all’utilizzo dell’IA in ambito lavorativo, puoi optare per soluzioni che ti permettono di integrare l’IA con la tua infrastruttura aziendale. A questo proposito, Telex ha sviluppato Konversa, una soluzione multicanale che si integra con i tuoi sistemi aziendali e ti offre la possibilità di scegliere l’IA come supporto. Se vuoi saperne di più, puoi consultare qui la pagina dedicata a Konversa.

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