Sviluppato dalla società OpenAi, è il chatbot più discusso dell’ultimo anno per le sue funzionalità, tanto che in molte scuole o università ne è stato vietato l’utilizzo. Se non ne hai ancora sentito parlare o vuoi approfondire gli aspetti principali che lo riguardano, continua a leggere il mio articolo.

Cos’è ChatGPT

Chat Generative Pre-trained Transformer è un chatbot basato sull’intelligenza artificiale, in particolare al machine learning, che permette di sviluppare una conversazione con un utente umano.

Il Chatbot è stato lanciato a novembre 2022 ed ha attirato fin da subito l’attenzione, per le sue capacità e la sua semplicità di utilizzo, tanto da raggiungere i 100 milioni di utenti in soli due mesi. Inizialmente non era disponibile un’app ufficiale, ma era disponibile solo via web: da maggio 2023 invece è possibile scaricare ChatGPT per iOS sull’App Store, e da luglio 2023 anche per Android sul Play Store.

A cosa serve?

ChatGPT può avere tantissime applicazioni, vediamone alcune.

  • Generazione di testo: grazie a input, esempi o domande, è in grado di generare testo scritto, di qualsiasi tipo, da un testo storico, a una lettera d’amore ad un articolo.
  • Traduzione: il chatbot è in grado di tradurre testi da una lingua all’altra.
  • Riassunto: è in grado di fornire il riassunto di un testo.
  • Brainstorming: può essere un valido strumento se si è a corto di idee; ad esempio, dando degli spunti, si può chiedere al chatbot di stilare una lista di idee o proposte.

Inoltre, recentemente, sono state aggiunte diverse funzionalità multisensoriali, che lo rendono in grado anche di vedere, sentire e parlare.

È possibile infatti comunicare con ChatGPT grazie a input vocali e immagini, semplificando e rendendo ancora più interattiva la comunicazione.

Queste capacità del chatbot possono anche essere sfruttate in infiniti campi e applicazioni: ad esempio, è possibile tradurre un podcast di Spotify in un’altra lingua dall’originale, ma facendo in modo che resti la voce originale.

Come funziona?

Per utilizzare il ChatGPT basterà collegarsi al sito chat.openai.com e registrare il proprio account gratuitamente

Dopodichè si potrà accedere alla chat e iniziare a conversare con il chatbot: si potranno fare tutte le richieste elencate sopra, immettendo i vari input nella barra di digitazione in basso. Il chatbot inizierà immediatamente a rispondere, addirittura potrai vedere mentre elabora la risposta parola per parola, quindi non dovrai neanche aspettare che formuli la sua risposta. Inoltre, è possibile creare una nuova chat per ogni argomento.

Come accennato inizialmente, le funzionalità del chatbot sono talmente avanzate che in alcune scuole o università è stato vietato il suo utilizzo a scopi accademici, in quanto è perfettamente in grado di scrivere da solo una tesi di laurea. Come fa? Grazie al machine learning, come accennavo prima, con cui è stato addestrato con un’enorme quantità di dati, e al metodo di apprendimento supervisionato e per rinforzo

Gli aspetti negativi

Nonostante gli utilissimi vantaggi di Chat GPT, non devi astenerti dallo stare in guardia, per due motivi principali.

Il primo è che nonostante sembri veramente onnisciente, il chatbot a volte può sbagliarsi. I motivi possono essere i più disparati: ad esempio, perché non capisce bene il senso di qualcosa che hai scritto, oppure perché, basandosi sul machine learning, può avere avuto a monte qualche informazione sbagliata.

Invece, il secondo motivo è meno diretto, ovvero riguarda più il tenersi in guardia dagli scopi per cui può essere utilizzato. Infatti, ovviamente, è bene ricordare che le funzionalità rese disponibili da ChatGPT possono essere utilizzate per scopi malevoli, ad esempio per falsificare la voce di qualcuno, per creare testi molto convincenti per email o messaggi di phishing o altre tipologie di truffe. A tal proposito, ti consiglio di leggere il mio articolo Come difendersi dalle truffe basate sull’intelligenza artificiale.

Com’è possibile? Nonostante il chatbot sia addestrato a non fornire informazioni che potrebbero essere utilizzate per scopi malevoli, i truffatori hanno trovato vari modi per aggirare questo meccanismo, “ingannando” il chatbot.

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