Meta, il gigante dei social media guidato da Mark Zuckerberg, sta puntando con decisione sull’intelligenza artificiale e lo sta facendo attraverso Project Omni, un progetto che si prefigge di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con i chatbot e gli assistenti AI, rendendoli più proattivi, personalizzati e, in definitiva, più “umani”. 

Per sapere quali sono le sue caratteristiche e quali sono gli obiettivi di Project Omni, continua a leggere il mio articolo. 

Project Omni: di cosa si tratta e quali sono le caratteristiche?

Al centro di Project Omni c’è l’idea di rendere i chatbot di Meta capaci di prendere l’iniziativa nella conversazione. Attualmente, la maggior parte dei chatbot si limita a rispondere a domande o comandi specifici. Con Project Omni, Meta intende sviluppare assistenti AI che siano in grado di:

  • Ricordare il contesto delle conversazioni passate: i chatbot avranno una memoria delle interazioni precedenti, permettendo loro di riprendere discorsi interrotti e offrire un’esperienza più fluida e continua
  • Comprendere le esigenze implicite dell’utente: basandosi sulle interazioni passate e sui dati contestuali, l’AI sarà in grado di anticipare le necessità dell’utente e proporre soluzioni o informazioni pertinenti prima ancora che vengano esplicitamente richieste  
  • Avviare conversazioni proattive: i chatbot potranno inviare messaggi di follow-up o iniziare nuove conversazioni basate su interessi dimostrati o eventi rilevanti. 

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Quali sono gli obiettivi di Meta?

Dietro a Project Omni si celano diversi obiettivi strategici per Meta. Vediamoli insieme: 

  • Aumentare il coinvolgimento e la fidelizzazione degli utenti: rendendo le interazioni con l’AI più fluide e utili, Meta spera di incentivare una maggiore permanenza sulle sue piattaforme (Facebook, Instagram, WhatsApp) e di rafforzare il legame con gli utenti. A tal proposito, potrebbe interessarti il mio articolo Clienti sempre meno fidelizzati al brand: motivi e soluzioni
  • Contrastare la “solitudine epidemica”: Mark Zuckerberg ha espresso l’intenzione di utilizzare l‘AI per combattere quella che ha definito una “epidemia di solitudine” 
  • Nuove opportunità di monetizzazione: Meta stima di generare miliardi di dollari in ricavi dai prodotti AI generativa nei prossimi anni, con proiezioni che raggiungeranno cifre astronomiche entro il 2035.

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Preoccupazioni etiche e privacy

Tuttavia, Meta ha sottolineato l’importanza di questi chatbot di non essere invasivi, stabilendo regole precise per evitare abusi e garantire che l’utente mantenga sempre il controllo: per questo un bot invierà un solo messaggio proattivo e solo se l’utente ha interagito con esso almeno cinque volte negli ultimi 14 giorni; inoltre, dovrà riferirsi a conversazioni precedenti in modo pertinente e leggero, evitando argomenti sensibili o controversi a meno che non siano avviati dall’utente.

In definitiva, Project Omni è un passo significativo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale conversazionale: Meta sta scommettendo su un futuro in cui l’AI sarà non solo capace di rispondere, ma anche di anticipare le esigenze e gli interessi degli utenti, aprendo nuove frontiere nell’interazione uomo-macchina. 

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