Se ne sente parlare da svariati anni, e mentre finalmente ci stiamo preparando a lanciare il 5G, dall’altra parte del mondo già si ragiona del 6G.
Ma per cosa sta questa sigla? Quali sono i vantaggi tangibili di questa nuova connettività?
In questo articolo ti illustrerò brevemente (ma anche in maniera esaustiva) ciò che c’è da sapere su questa nuova rivoluzione tecnologica.

5G: cosa vuol dire?
La sigla 5G sta per “quinta generazione” e va ad indicare le tecnologie e gli standard che vi rientrano, successivi a quelli di quarta generazione, con prestazioni e velocità superiori a quelli della tecnologia che l’ha preceduta.
Secondo la Next Generation Mobile Networks Alliance (associazione che opera nel settore delle telecomunicazioni) questa tecnologia dovrebbe essere operativa dal 2020, e dovrebbe rivoluzionare l’ambito delle comunicazioni permettendo una connessione costante e mobile.

Ma come possiamo identificare le reti 5G?
Continua a leggere per scoprirlo!

5g

La Next Generation Mobile Networks Alliance identifica i seguenti parametri:
-Velocità dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti
– 1 gigabit al secondo simultaneamente tra utenti che condividono la rete
– Connessioni simultanee per reti di sensori senza fili capillari e di grandi dimensioni
– Efficienza potenziata, soprattutto in confronto al 4G
– Copertura migliorata
– Efficienza dei segnali potenziata
– Diminuzione latenza del segnale
Tuttavia scopo cardine di queste nuove reti non è solo la fornitura di velocità più elevate, ma le molteplici applicazioni che possono essere riscontrate in nuovi casi d’uso.

Abbiamo scoperto le caratteristiche ma quali possono essere gli sviluppi?

5GPartiamo dall’elemento centrale del 5G: obiettivo di questa tecnologia è assicurare l’aumento della velocità di navigazione (come non mai) e con bassissima latenza del segnale. Questi fattori assieme portano a campi di applicazioni rivoluzionari:
– La gestione della banda e delle connessioni è ideata per andare ad assicurare una prestazione efficiente anche in ambienti fino ad ora considerati saturi
– La velocità viene implementata anche sulle connessioni in mobilità, con la messa in pratica della smart mobility e di tutte le sue applicazioni
– L’aumento della velocità e la diminuzione della latenza portano ad una comunicazione istantanea, con conseguente abbattimento delle distanze; la parola d’ordine è real time
– Grazie a questi strumenti si pianifica di implementare l’applicazione in ambito sanitario, con servizi di e-health che permettano un monitoraggio, continuo anche se a distanza, del paziente.

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Tutto questo porta ad una domanda: se la tecnologia 5G andrà a svilupparsi in maniera così rivoluzionaria, come si svilupperanno le infrastrutture sulle quali si appoggiano?
Sicuramente andremo incontro a dei cambiamenti intrinseci, legati alla percezione “classica” che abbiamo delle reti e delle connettività.
Si rivelerà fondamentale andare a diminuire il Total Cost of Ownership, in modo da permettere un’adozione rapida delle infrastrutture a costi minimi e andare a facilitare il processo di upgrade (ancora non è arrivata questa tecnologia che già parliamo del 6G!) in modo da permettere la flessibilità e la scalabilità delle stesse.

Il 5G, per concludere, porterà innumerevoli cambiamenti: viene ipotizzato che il traffico mobile entro il 2023 venga quintuplicato, e questa tecnologia servirà anche a non esaurire la fattibilità delle tecnologie precedenti.

Non resta che mettersi comodi e attendere i prossimi sviluppi.

Fonti: https://ieeexplore.ieee.org/document/6815890

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