Il target di riferimento di un’azienda cambia nel tempo, quindi le aziende devono iniziare oggi a parlare a coloro che saranno i clienti di domani: la Generazione Z. Ma come? Creando contenuti su TikTok! Continua a leggere il mio articolo per sapere come.
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Perché un’azienda dovrebbe utilizzare TikTok?
La Generazione Z è il target di oggi e dei prossimi anni, ovvero coloro ai quali le aziende devono parlare, o quantomeno iniziare a farlo. Per riuscirci è necessario comprenderne i bisogni, i valori e le aspettative, ma anche le modalità e i luoghi di acquisto.
In particolare, la Gen Z sono i nati tra il 1997 e il 2012, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra i 10 e i 25 anni. Sono cresciuti con internet e hanno sempre vissuto in un mondo connesso: infatti, è proprio la connessione alla rete globale il fattore che caratterizza maggiormente questa generazione, i suoi bisogni, ma anche la loro esperienza di acquisto.
Dove intercettarli?
Un’azienda deve scegliere le piattaforme giuste sulle quali comunicare, così da intercettare il target giusto: TikTok è sicuramente il social prediletto della Gen Z, che per prima l’ha popolato e al quale è la più fedele. Ma non sono i soli: secondo Audiweb, nel mese di marzo 2022 gli utenti di TikTok in Italia sono stati circa 15 milioni, ovvero il 33,4% di tutti coloro i quali hanno utilizzato Internet nel nostro Paese, con una crescita del 20% rispetto a febbraio e del 66% in dodici mesi.
Come comunicare?
La Generazione Z è quella dell’autenticità e dell’unicità: se le generazioni precedenti prediligono l’omologazione alla massa, gli Zeta vogliono distinguersi. Ma anche l’esperienza di acquisto è cambiata: il percorso di vendita che aveva come fine ultimo la conversione (ovvero l’acquisto), è diventato ormai riduttivo e non può essere l’unico scopo di un’azienda.
La nuova generazione si caratterizza anche per la fluidità tra online e offline: i suoi appartenenti usano moltissimo internet, ma amano anche acquistare in negozio, per questo si aspettano vere e proprie esperienze di acquisto.
Dunque, per essere attrattivi per i Gen Z è necessario sfruttare la loro predisposizione ad un approccio omnicanale, sfruttando il digital marketing. Vediamo in che modo.
Infotainment
I social oggi non sono più solamente piattaforme adibite all’intrattenimento, ma offrono anche contenuti informativi ed educativi, che trovano il favore proprio della Gen Z , e TikTok è proprio uno di questi social, dove è possibile potersi informare con un contenuto educativo alternato da altri di intrattenimento: questo fa sì che l’utente non si annoi e non si senta obbligato ad informarsi, ma che anzi lo faccia con una modalità che gli è più vicina, riuscendo così a recepire meglio le informazioni.
Infatti, alcune istituzioni scolastiche e Università, come la Liuc, hanno già sfruttato l’infotainment per avvicinarsi alla Gen Z. Per un’azienda, è possibile sfruttare questo aspetto fornendo informazioni di settore, sui propri prodotti o macro argomenti collegati all’azienda stessa.
Influencer Marketing e Community
Grazie all’Influencer Marketing, per alcune aziende è possibile approcciarsi a nuovi canali emergenti, come TikTok, affidandosi ad un influencer che è già popolare e ha già una sua nicchia sulla piattaforma.
Questo può servire al brand anche per creare una propria community con un proprio pubblico di riferimento. Questo perché, a partire dalla community, si genereranno dei referral (clienti che consigliano ad altre persone di rivolgersi ad un’azienda, ovvero il passaparola) in modo spontaneo e autentico, quindi più efficace. Inoltre, coltivare una propria community porta ad una maggiore fidelizzazione degli utenti e ad una crescita organica a lungo termine.
Quali sono i valori della Gen Z?
Le aziende devono conoscere il proprio pubblico, per carpirne gli ideali e incanalarlo all’acquisto. In particolare, la Gen Z è molto attenta all’operato sociale dei brand, soprattutto riguardo al tema della sostenibilità ambientale e della crisi climatica.
Ma sostenibilità per la Gen Z non è solo l’ambiente: la generazione Z è infatti anche quella della body positivity, della fluidità di genere e del sostegno LGBQIA+.
Infatti, negli ultimi anni, sempre più aziende, mosse dalla crescente sensibilità del pubblico nei confronti di questi temi, si sono adoperate in campagne e diffusione di messaggi inclusivi.
Ecco alcuni esempi aziende che si sono approcciate a TikTok e alla Gen Z:
Esselunga
Esselunga è sbarcata su TikTok con un proprio canale con il messaggio “Si avvisa la gentile clientela che il canale TikTok di Esselunga è ufficialmente aperto”, annunciato da Max Angioni, comico con più di 400.000 follower su TikTok.
Il perchè è semplice: gli appartenenti della Gen Z sono, e soprattutto saranno, i nuovi consumatori. Esselunga si è così “presentata” a coloro che hanno da poco iniziato, o magari inizieranno a breve, a dover fare la spesa, trovandosi a dover scegliere dove acquistare i propri prodotti. Inoltre, non essendo presente in tutta Italia, può essere un’occasione per Esselunga di farsi conoscere, senza dimenticarsi che anche ricordare il proprio brand a chi già conosce l’azienda, magari su una nuova piattaforma, non fa male.
Barilla
Barilla ha deciso di cavalcare l’onda di popolarità della categoria food&beverage su TikTok, con la sua campagna “Funky Rigatoni” , in collaborazione con il tiktoker più seguito in Italia, Khaby Lame.
Infatti, la categoria food&beverage sta riscontrando un particolare successo su TikTok, attraverso i trend che gli stessi utenti creano, come ricette veloci, innovative o la pubblicazione delle proprie abitudini alimentari.
Mulino Bianco per Emoji Day
Un altro trend di TikTok è stato il World Emoji Day, che in molti hanno sfruttato per creare contenuti. Tra questi anche Mulino Bianco che non solo ha creato contenuti sul tema emoji decorando dei pancake, ma è anche riuscito a far partecipare gli utenti, grazie ad adv ad hoc con tiktoker: l’hashtag #pancakemulinobianco ha ottenuto ben 10,8 milioni di visualizzazioni!
Terna
Terna – Rete Elettrica Nazionale S.p.A si è invece approcciata al social per attrarre i giovani per il primo Master in Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica, organizzato insieme ad alcune università. Anche in questo caso l’obiettivo è chiaro: raggiungere nel luogo giusto e con il formato giusto i destinatari del corso, ovvero i giovani della Gen Z.
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